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 Costruzioni EXnovo / Ristrutturazione / Riqualificazione energetica

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Real&State è in Jointe Venture con rete d'imprese in ambito Edilizio, una collaborazione in sinergia con cui siamo in grado di sviluppare:

  • Nuove costruzioni 
  • Ristutturazioni parziali o complete
  • Riqualificazione energetica degli immobili
coppotto-termico

Tecnologia ed ecosostenibilità sono la chiave del lavorare e vivere nel futuro.


La costante ricerca di materiali prodotti da filiere ecosostenibili, la formazione e la competenza, fanno si che ogni nostro progetto sia una proiezione reale dell'idea iniziale,  che abbia in se tutte le caratteristiche desiderate dalla committenza, nel rispetto delle normative vigenti in tema di sicurezza e rispetto dell'ambiente.   

 

                   RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: COSÈ, 

                        COME SI FA E PERCHÈ CONVIENE

 

La Riqualificazione Energetica degli edifici consiste in una serie di interventi, eseguiti in modo coordinato sull’involucro edilizio e sulla componente impiantistica per ridurre il fabbisogno energetico

Applicare la Riqualificazione Energetica alla propria casa significa quindi intervenite principalmente su due categorie di interventi

Sulla base di un edificio oggetto di un buon intervento di efficientamento , a seguito di adeguati interventi sui due ambiti edilizio ed impiantistico, è possibile migliorarne ulteriormente le prestazioni energetiche applicandovi anche le tecnologie ad ENERGIA RINNOVABILE.

GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SULLA COMPONENTE EDILIZIA

Gli interventi di Riqualificazione Energetica sull’involucro edilizio sono finalizzati al contenimento delle dispersioni e consistono nell’isolamento termico delle pareti perimetrali, dei tetti e dei solai su pilotis. Gli interventi sugli impianti hanno lo scopo di migliorare l’efficienza dei sistemi di produzione termica per soddisfare i nuovi fabbisogni energetici dell’edificio a seguito dell’isolamento termico. Operare su un edificio esistente con un approccio Integrato significa ridurne drasticamente il fabbisogno energetico risparmiando in modo concreto ed economicamente tangibile. Inoltre si tagliano i costi delle bollette energetiche e si riducono gli sprechi con un conseguente abbattimento delle emissioni nell’ambiente. Applicare la Riqualificazione Energetica alla propria casa significa

  • garantire un aumento del comfort abitativo sia nel periodo invernale che nella stagione estiva
  • evitare la creazione di ponti termici con conseguente formazione di muffe e condense
  • aumentare nel contempo il valore patrimoniale dell’immobile sul mercato accrescendone l’appetibilità commerciale
  • usufruire delle detrazioni fiscali
  • accedere a particolari forme di finanziamento pluriennale personalizzato fino a 10 anni a sostegno delle famiglie che desiderano realizzare questo investimento.
Sulle pareti perimetrali si può intervenire con diverse soluzioni tecnologiche:
  • cappotto termico: rivestimento che si applica dall’esterno sulla facciata esistente, costituito da diversi materiali e spessori (lana minerale, polistirene, sugheri e materiali legnosi, ecc. ) che garantisce la protezione dell’involucro dalla creazione di ponti termici;
  • insufflaggio: tecnica che prevede il riempimento di muri nell’intercapedini esistenti con un materiale termo isolante, attraverso la creazione di fori nelle pareti. Si applica l’iniezione di vari tipi di materiale (perle in EPS additivate con grafite, fibra di cellulosa, lana minerale, sugheri, ecc.). Questo sistema non garantisce l’eliminazione dei ponti termici.

Gli Interventi sulle coperture utilizzano le stesse tecniche e la stessa composizione dei materiali delle pareti. Con diverse prestazioni e tecniche di posa, sono realizzati in corrispondenza della falda o del solaio. Sul piano solaio su pilotis si procede dall’esterno, applicando l’isolante direttamente all’intradosso del solaio (detto lato superiore del portico).

GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SULLA COMPONENTE IMPIANTISTICA

Gli interventi sulla componente impiantistica, consistono nei seguenti interventi:

  • installazione di caldaie ad alto rendimento, caldaie a condensazione
  • installazione di pompe di calore per quanto riguarda la sostituzione di macchinari per la climatizzazione obsoleti
  • installazione di sistemi di termoregolazione, valvole termostatiche e contabilizzatori energetici, pompe a velocità variabile, sistemi di telecontrollo
  • una efficiente e competente gestione del calore

Gli impianti possono essere alimentati da Fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare termico) per la produzione di elettricità e ACS. E’ inoltre possibile considerare l’installazione di sistemi di microcogenerazione per la contestuale produzione di energia termica ed elettrica. In più è possibile ridurre il fabbisogno di energia elettrica con illuminazione a led. La completa e integrata applicazione della Riqualificazione Energetica comprende l’intervento sugli infissi. Quindi sostituire le finestre esistenti con Serramenti ad alta efficienza energetica costituiti da telai a taglio termico, doppi o tripli vetri basso emissivi. Infine con un’accurata ed efficiente gestione degli impianti utilizzando

LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA INTEGRATA

Gli interventi integrati garantiscono una riduzione dei consumi e una migliore qualità abitativa.

L’ approccio integrato della Riqualificazione Energetica, permette l’ottimizzazione di un investimento nel tempo. Solo con operazioni tra loro coordinate e integrate si può ottenere una drastica riduzione dei consumi energetici.

Gli interventi di Riqualificazione Energetica di un Edificio eseguiti:

garantiscono un investimento sicuro sulla propria casa.

Infine con un’accurata ed efficiente gestione degli impianti utilizzando contratti di servizio con garanzia di rendimento energetico che prevedono conduzione, manutenzione e approvvigionamento del vettore energetico, gli interventi integrati garantiscono una riduzione dei consumi e una migliore qualità abitativa.


 

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Il Nostro Team è formato da: 

  • Studi di Arhitettura e Design
  • Igegneri Edili 
  • Paesaggistica
  •  Geologia

 

Real&State opera diversamente dalle Immobiliari 

tradizionali, nel corso del tempo abbiamo sviluppato 

partnership fidelizzate in ogni ambito relativo 

alle nuove costruzioni e riqualificazioni energetiche…

 

dando vita ad una rete d'imprese di alto livello con cui 

possiamo mettere a disposizone di qualsasi tipo di committenza un progetto chiavi in mano 

 

 

 

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Ecobonus 2025, come funziona la detrazione per il risparmio energetico

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Come funziona l'ecobonus nel 2025? Una guida alle regole e alle novità relative alla detrazione per i lavori di risparmio energetico

 

 

L’ecobonus consente, anche nel 2025, di beneficiare di una detrazione per i lavori di risparmio energetico.

La Legge di Bilancio 2025 ha ridotto la percentuale di detrazione spettante, con un taglio al 50 per cento e al 36 per cento e con regole differenziate per i lavori sulla prima casa e sugli immobili diversi dall’abitazione principale.

 

Per l’efficientamento energetico la percentuale di detrazione scende al 36 per cento nel 2025 e al 30 per cento dal 2026, ad eccezione delle prime case per le quali si passa al 50 per cento per un anno e poi al 36 per cento.

 

 

Ecobonus 2025, come funziona: detrazione al 36 e al 50 per cento

L’ecobonus è la detrazione fiscale disciplinata dal decreto legge n. 63/2013 che incentiva i lavori di riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

A livello pratico, con l’ecobonus è possibile portare in detrazione fiscale, le spese sostenute in relazione a specifici interventi ammessi all’agevolazione e tra le spese ammesse vi rientrano, ad esempio, quelle relative alla sostituzione di finestre, infissi, così come all’installazione di caldaie e pompe di calore ad alta efficienza.

 

 

La detrazione IRPEF o IRES va quindi richiesta in dichiarazione dei redditi ed è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Si può beneficiare dell’ecobonus per i lavori sulle unità immobiliari e sugli edifici esistenti, già censiti o per i quali sia stata presentata richiesta di accatastamento, senza vincoli sul fronte della categoria catastale degli stessi. Via libera allo sconto fiscale anche sugli immobili strumentali, merce o patrimoniali.

Nonostante gli ambiziosi obiettivi della direttiva Case Green, la Legge di Bilancio 2025 ha segnato la fine del piano di detrazioni fiscali potenziate per favorire gli interventi di risparmio energetico.

 

 

Nel testo della Legge di Bilancio 2025 è evidente la “cura dimagrante” alle agevolazioni edilizie, e l’ecobonus non si salva.

A cambiare è la struttura prevista fino al 31 dicembre 2024 dall’articolo 14 del decreto legge n. 63/2013, con l’inserimento di un nuovo comma dedicato alle spese sostenute dal 2025 al 2027.

L’ecobonus riconosciuto fino a fine anno nella misura del 65 per cento o del 50 per cento passa alla “misura fissa per tutte le tipologie di interventi agevolati pari al 36 per cento delle spese sostenute nell’anno 2025” , con un ulteriore taglio a partire dal 2026 e per il 2027 che porterà la detrazione al 30 per cento delle spese.

 

Solo per i lavori sulle prime case viene prevista una normativa più favorevole: per il 2025 l’ecobonus sarà al 50 per cento, ma dal 2026 si scende al 36 per cento. Si tratta tecnicamente delle spese sostenute “dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.”

 

 

AnnoTipologia di immobilePercentuale di detrazione
2025Prima casa50%
2025Altri immobili36%
2026-2027Prima casa36%
2026-2027Altri immobili30%

 

Stesso destino anche per il bonus ristrutturazione del 50 per cento sulle prime case, mentre viene prorogato senza novità il bonus mobili.

 

Ecobonus 2025, stop alla detrazione più alta per i lavori in condominio

La Legge di Bilancio stravolge l’assetto della detrazione per i lavori di risparmio energetico, penalizzando in maniera ancora più pesante i lavori condominiali.

Per quel che riguarda i lavori sulle parti comuni, fino al 31 dicembre 2024 la detrazione poteva arrivare fino al 75 per cento delle spese, per un importo massimo ammesso pari a 40.000 euro per ciascuna unità immobiliare dell’edificio. Se congiuntamente si eseguono anche lavori di riqualificazione antisismica, l’ecobonus può inoltre passare all’80 o all’85 per cento della spesa.

 

Maggiorazioni che sono di fatto eliminate dal 2025 considerando che la norma prevista dalla Legge di Bilancio parla di “misura fissa per tutte le tipologie di interventi agevolati pari al 36 per cento delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027”.

 

Ferme restando le regole più favorevoli per i lavori sulle prime case (50 per cento nel 2025 e 36 per cento dal 2026), per gli interventi condominiali l’impatto della cura dimagrante ai bonus edilizi sarà ancor più evidente.

 

 

 

Ecobonus 2025, l’elenco delle spese ammesse in detrazione

Venuta meno la differenziazione delle aliquote di detrazione applicabili, nel 2025 l’ecobonus spetterà secondo il doppio binario del 50 e del 36 per cento per le seguenti spese e lavori ammessi:

 

 

 

Elenco lavori ecobonusDefinizioneDetrazione massima
Riqualificazione globaleRiqualificazione energetica globale100.000 euro
Involucro edilizioCoibentazione di strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti)60.000 euro
Collettori solariInstallazione di collettori solari termici100.000 euro
 interventi di climatizzazione invernale e produzione acqua calda sanitaria con installazione sistemi di termoregolazione evoluti30.000 euro
 caldaie a condensazione su parti comuni di edifici condominiali o su tutte le unità immobiliari in condominio30.000 euro
 sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione30.000 euro
 sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza30.000 euro
 microcogeneratori100.000 euro
 sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore30.000 euro
 sistemi di building automation15.000 euro
Involucro ediliziosostituzione di finestre comprensive di infissi60.000 euro
 installazione di schermature solari60.000 euro
Impianto di climatizzazione invernale e produzione acqua calda sanitariaCaldaie a condensazione su singole unità immobiliari con efficienza energetica per riscaldamento superiore o uguale al 90 per cento30.000 euro
 installazione impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentabili a biomasse combustibili30.000 euro


 

 

Soggetti beneficiari

L’ecobonus può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere lavori finalizzati al risparmio energetico

La detrazione è quindi sia sull’IRPEF che sull’IRES e, per i titolari di reddito d’impresa, spetta solo per i fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale.

 

Nel dettaglio, i contribuenti che possono richiedere la detrazione fiscale sono:

  • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • le associazioni tra professionisti;
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • persone fisiche ovvero: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.

 

La detrazione fiscale è riconosciuta soltanto su lavori di riqualificazione energetica effettuati su unità immobiliari ed edifici residenziali esistenti.

Non sono ammesse in detrazione le spese sostenute in corso di costruzione di un nuovo immobile.

 

 

Come pagare le spese

Le spese detraibili con l’ecobonus dovranno essere pagate:

  • per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa, esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. I contribuenti nel versamento con bonifico dovranno indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il c.f. del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento;
  • i contribuenti titolari di reddito d’impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma l’importante è conservare idonea documentazione per la prova delle spese.

 

Comunicazione ENEA

Ai fini dell’ecobonus è obbligatorio l’invio della comunicazione ENEA delle spese effettuate, che dovrà essere trasmessa entro la scadenza di 90 giorni dalla data di fine dei lavori.

 

 

Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali bisognerà inviare all’ENEA i seguenti dati:

  • dati anagrafici del beneficiario;
  • informazioni relative all’immobile oggetto di intervento;
  • tipologia di intervento.

In sede di compilazione, si consiglia di consultare le istruzioni contenute nel vademecum per l’Ecobonus pubblicato da ENEA, contenente una scheda per ciascuna delle tipologie di lavoro ammesso in detrazione fiscale.

 

Secondo quanto previsto dal Decreto Edifici del 19 febbraio 2007, all’articolo 4, comma 1-bis chi intende avvalersi della detrazione è tenuto a inviare comunicazione all’ENEA dei seguenti dati:

  • copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica (allegato A del Decreto),
  • scheda informativa relativa agli interventi realizzati (nella specie, l’allegato F del Decreto, trattandosi di lavori di sostituzione di finestre, comprensive di infissi, in singole unità immobiliari).

 

L’adempimento assume quindi natura obbligatoria e vincolante ai fini dell’accesso alla detrazione fiscale.

Cosa accade invece se si commettono errori di compilazione o se l’invio non è effettuato entro il termine di 90 giorni?

Sui casi di ritardi o omissioni, l’articolo 2 del decreto legge n. 16/2012 ha previsto che l’accesso a benefici fiscali subordinati all’obbligo di preventiva comunicazione o altri adempimenti formali non eseguiti tempestivamente non è precluso se la violazione non è stata constatata, non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento.

 

Una norma che si applica se il contribuente:

  • ha i requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento;
  • effettui la comunicazione ovvero esegua l’adempimento richiesto entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile;
  • versi contestualmente l’importo pari alla misura minima della sanzione stabilita dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, secondo le modalità stabilite dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, esclusa la compensazione ivi prevista.

 

Nell’ambito dell’ecobonus quindi non si perde la detrazione fiscale in caso di invio tardivo, a patto di effettuare la trasmissione entro la data di invio della prima dichiarazione dei redditi la cui scadenza è successiva a quella della comunicazione ENEA.

 

Come ottenere il rimborso fiscale: detrazione in 10 anni

Non si intravedono novità all’orizzonte in merito alle regole per l’accesso all’ecobonus. Venuta meno dall’inizio del 2024 la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura, la detrazione fiscale riconosciuta per le spese sostenute nel 2025 potrà essere fruita esclusivamente in modalità ordinaria.

Lo sconto IRPEF o IRES dovrà essere richiesto in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi e l’importo spettante potrà essere recuperato in 10 rate annuali di pari importo.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

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